sabato 30 aprile 2011

Qualcosa si muove.... ma a casa degli altri..!

Ieri mattina c'è stato un interessante convegno a Langhirano, si parlava di
"Dissesto idrogeologico e Difesa Attiva"Il convegno, organizzato nell'ambito del progetto DIDA – “Dissesto Idrogeologico e Difesa Attiva”, ha avuto lo scopo di illustrare le iniziative di prevenzione del dissesto idrogeologico intraprese nel territorio montano della provincia di Parma nel decennio 2001 – 2011.

Nel corso del convegno sono stati illustrati: 
  1. i più significativi lavori di manutenzione del territorio realizzati dalla Comunità Montana Unione dei Comuni Parma Est, 
  2. il Quaderno delle Buone Pratiche Agricole e Silvo-Pastorali a fini preventivi del dissesto idrogeologico, 
  3. una nuova metodologia per la gestione di una banca dati del dissesto idrogeologico a livello provinciale e regionale.
Da alcuni conti economici fatti dal relatore è emersa una conferma: 

prevenire e manutenere costa troppo poco rispetto all'emergenza!

Dai suoi ragionamenti un costo verosimile ad ettaro per la manutenzione è circa un decimo di quello che si dovrebbe spendere per la sistemazione dell'emergenza...

La manutenzione viene eseguita mediante poche ore di lavoro di mezzi meccanici e attraverso interventi poco invasivi, quali ad esempio:
  • riapertura fossi nelle parti alte dei bacini, piccoli bacini, primo e secondo ordine
  • risagomatura dei canali esistenti per riportarli al corretto deflusso dei volumi liquidi
  • asportazione di sedimenti dalle luci dei ponti (soprattutto per le strade di montagna)
  • sistemazione delle briglie storiche, funzionali e "monumenti" di pregio, in quanto memoria dei tempi in cui ancora si faceva manutenzione
  • piccoli interventi di ingegneria naturalistica, fatti con materiali locali (pietre e legno)
  • ecc
Ma da noi si sa quante opere di difesa esistono sul territorio? E le loro condizioni di "salute" strutturale e funzionale?

Un esempio
un esempio di NON manutenzione, basterebbero 20 minuti di mezzo meccanico...
Non ci sono soldi? Perché allora Parma è riuscita ad accedere al PSR e ottenere fondi?

"Ancora una volta la Comunità Montana Parma Est porta sul Comprensorio finanziamenti per la salvaguardia delle aree boschive è [...] I lavori in progetto da Parte della Comunità Montana Parma Est riceveranno un finanziamento pari a complessivi 1.759.435,00 euro [...] Anche il Parco dei Cento Laghi otterrà importanti finanziamenti, ammontanti a complessivi 360.000,00 euro" (link)

Tra questi lavori compare proprio anche la sistemazione delle briglie storiche, fatte in sasso a secco, opere d'arte che ancora oggi vogliono resistere a dispetto del tempo e dell'attenzione loro prestata...

"Resistere, resistere, resistere"....

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