mercoledì 26 ottobre 2011

Acqua = morte.. Davvero non se ne può più !

Basta!

Ancora a piangere morti per le forti piogge? Ancora a fare la conta dei danni per fiumi esondati?

Ma chiedersi una volta tanto perché?!?!


  • Ma perché dobbiamo solo accontentarci di fare questa semplice equazione? 
  • Perché non si mette mano alla radice del problema idrogeologico e lo si affronta con coraggio e schiettezza?
  • Perché non si scrive chiaramente che NON si vuole fare prevenzione?
  • Perché vale la regola non scritta che RI-costruire è più conveniente che prevenire?
Come nazione italia non siamo capaci di tutelarci? Perché? Dobbiamo chiedere aiuto a qualche paese straniero? Bene, la mia preferenza va agli austriaci, avranno anche loro dei problemi ma affrontano decisamente meglio la questione dissesto idrogeologico. Oppure anche solo affidare questo capitolo al Trentino Alto Adige..

E' veramente improponibile uno stato che ragiona SEMPRE a "calamità" avvenuta!



Ci sono eventi definiti estremi ma ci sono anche enormi problemi di:
  • non manutenzione della rete idrografica minore (scoline, fossi, attraversamenti sotto opere, ecc)
  • abbandono dei territori montani e collinari e conseguente abbandono della prima (!) regimazione delle acque
  • non verifica dello stato di salute delle aree agricole perse 
Lo stato paga per estirpare i vigneti, e pagherà ancora quel terreno perché via le viti sarà abbandonato a se stesso e diventerà oggetto di "dissesto".. che a cascata coinvolgerà chi sta sotto e la pianura ecc ecc

Troppo semplicistico, certo, ma la situazione non è molto lontana. Il costo di un "funerale di stato" è poca cosa rispetto al lucro che si può fare nella ricostruzione....!

Riflettete !

LINK:

  1. un'infografica di Linkiesta.it qui
  2. una riflessione di www.ecoblog.it qui
  3. una correlazione tra terremoti/morti/corruzione qui

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