giovedì 29 dicembre 2011

Il suolo agrario è e deve rimanere AGRARIO !

Stavolta guardiamo appena oltre il nostro naso e osserviamo la vicina provincia di Parma.

Abbiamo letto la pagina di gestionecorrettarifiuti.it (link) e siamo rimasti davvero allibiti dalla descrizione..

Nella sostanza si vuole costruire una centrale a biomassa a San Secondo P.se (dicono che occuperebbe 14 ettari..) da alimentare con colture dedicate di sorgo.

Bene, 12,5 MW di elettricità e 25 di acqua calda.

Una stima, fatta a quanto si capisce dai progettisti, valuta una necessità di suolo equivalente pari a 2500 ettari.. vale a dire 25 km quadrati.. 

Tanto per dare un'idea locale è come se fosse una striscia di terreno parallela alla Via Emilia da Fiorenzuola a Piacenza centro, larga 1 km...! Paesi compresi.

Francamente ci lascia basiti questo progetto.. Derubare, perchè di questo in fondo si tratta, 2500 ettari di fertile terreno alle coltivazioni agricole classiche per farne combustibile.. non ci sembra molto lungimirante!

Anche volendo tralasciare qui le questioni ambientali (approfondibili comunque al link sopra), nella patria del Grana Padano e del Parmigiano Reggiano... levare terre all'agricoltura tradizionale e di conseguenza alla zootecnia locale è semplicemente follia! (volutamente non abbiamo scritto di Coppa e Prosciutto, perché anche qui ci sarebbe da aprire un altro coperchio sulla provenienza delle carni suine..!)

Ma abbiamo davvero così necessità di elettricità e acqua calda..? Ma l'abitato di San Secondo è così desideroso del teleriscaldamento? Le opere accessorie, per esempio, chi le finanzierebbe? Va bene portare l'acqua calda fino al paese, ma da sola non entra nelle case.. E sono disposti a sacrificare le verdi terre che circondano il paese..?

Torna in mente un bel libro di qualche anno fa.. 

Sembra particolarmente azzeccato questo libro dei primi anni 2000..

Qui sotto alcune pagine tratte dalla presentazione del libro.




"I contadini non ci guadagnano nulla, perché a loro vengono tolti i campi. I soldi si spendono, le terre restano anche alle generazioni future", di Georg Mayr, in risposta alle domande del quotidiano “Alto Adige” il 16 marzo 2007. L’Obmann Mayr è il presidente del Bauernbund, l’associazione degli agricoltori tirolesi.

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