Cenni fondamentali
Gli isotopi sono atomi dello stesso elemento con diverso numero di neutroni, quindi masse diverse, forze di legame diverse, comportamenti chimico-fisici diversi; gli isotopi radioattivi (instabili) sono nuclidi che si disintegrano spontaneamente per formare altri isotopi emettendo particelle α o particelle β ed in alcuni casi raggi γ; gli isotopi stabili non decadono, perlomeno nella scala dei tempi geologici, ma possono essere prodotti durante il decadimento di quelli radioattivi.

Nelle indagini ambientali vengono utilizzati prevalentemente alcuni elementi (H, C, N, O, S), che sono i principali elementi presenti nei sistemi idrologici, geologici e biologici; sono leggeri e la loro differenza di massa e' relativamente elevata, per cui i frazionamenti che avvengono durante i processi fisici, chimici e biologici sono misurabili.
Gli isotopi stabili vengono utilizzati come traccianti nei cicli dell’acqua, del carbonio, dei nutrienti e in genere delle sostanze disciolte (D/1H – 18O/16O - 13C/12C - 15N/14N - 34S/32S); gli isotopi radioattivi vengono utilizzati per stimare l’eta' delle acque sotterranee (3H, 14C, 36Cl, ecc.).
La composizione isotopica e' normalmente riportata come valore δ (delta) ed espressa in parti per mille (‰), riferita ad uno standard di composizione nota
δ (in ‰) = (Rx / Rs - 1) x1000
dove R e' il rapporto fra l'isotopo piu' pesante e quello piu' leggero (es. 18O/16O) ed Rx e Rs sono rispettivamente i rapporti del campione e dello standard.
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