venerdì 8 luglio 2011

La prima raffineria d'Italia.. /1


Dove pensate che fu impiantata?

La prima raffineria di petrolio installata in Italia fu quella costruita a Fiorenzuola nel 1891, 120 anni or sono. Un complesso industriale che vide la sua massima importanza, assieme alla sua massima produzione, negli anni compresi tra il 1948 e il 1957 e che, addirittura, nel primo decennio dello scorso secolo, era considerata la prima industria del Piacentino con i suoi oltre trecento dipendenti.

Per oltre mezzo secolo costituì certamente una componente importante nell'economia della Valdarda. Occorrono tuttavia alcune premesse per far comprendere a chi ancora non lo sapesse per quale motivo proprio Fiorenzuola tenne a battesimo il primo complesso di raffinazione di idrocarburi sorto nel nostro Paese.

L'interesse per il petrolio in Valdarda nacque nel lontano maggio 1784, quando Alessandro Volta (il famoso padre della pila elettrica) venne attratto dai fuochi spontanei di Veleia Romana. Fu così che, con una ricerca suffragata da principi scientifici, si venne a conoscere, la presenza in quella zona appenninica del Piacentino di giacimenti di sostanze petrolifere. Fu la società francese dei petroli e delle perforazioni artesiane "Zipperlen" con sede a Parigi, che nel 1888 ispezionò taluni terreni italiani considerati "petroliferi". Due anni più tardi, lo stesso ing. Adolfo Zipperlen trovò qualche piccolo deposito di petrolio a Veleia e a Montechino, ma la quantità estratta fu modesta, tale da non compensare le spese di estrazione. Ma la societá francese non si diede per vinta e continuò le trivellazioni, tanto che nel 1894 i pozzi perforati erano 52, di cui però 23 improduttivi.

Ma fu ancora un imprenditore francese ad entrare nella scena del petrolio piacentino, l'ingegnere Prospero Clére, che diede vita ad una nuova società di capitalisti e venne ad impiantare a Fiorenzuola la prima raffineria italiana. Un complesso che, fondato appunto nel 1891, cominciò a portare sul mercato italiano i suoi prodotti nel 1892. Fiorenzuola venne scelta per ragioni evidenti; i giacimenti della Valdarda, il raccordo ferroviario su di una linea di grande importanza e la presenza della via Emilia, arteria di primario valore. Lo stabilimento venne dotato di moderni sistemi di raffinazione e la sua produzione era di circa 25mila litri di petrolio al giorno. Oltre ai derivati della raffinazione, produceva in proprio anche i contenitori per il prodotto finito, cioè le latte e i barili o casse.

Il prodotto che usciva dalla raffineria "Clère e C." fu molto apprezzato dai consumatori, poiché dava "luce perfetta e il suo prezzo era alla portata anche della classi meno agiate".

1 commento:

  1. Ma vedo ancora tanto trasporto su gomma... E poi... si trova in centro storico... e soprattutto i mega serbatoi son proprio dietro la mia scrivania... Ciao, ottimo articolo.
    tho, goditi stà foto: https://www.facebook.com/photo.php?fbid=2164186153589&set=a.1090217985056.2016058.1514676408&type=1&theater

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