Alcuni giorno or sono, durante un'uscita sul territorio con i ragazzi della 2a media di Castell'Arquato nell'ambito del Progetto Esplora e Racconta 2012/2013, ci è capitato di imbatterci in una vecchia opera interessante.
Nascosto dietro ad una folta vegetazione si poteva intravedere un muretto di mattoni.. e un'apertura verso le viscere della collina.. Un fugace sguardo, purtroppo senza illuminazione se non quella naturale, e via.. con la promessa di tornare a vedere meglio!
Ma nel frattempo la curiosità cresce, e tornano in mente informazioni ricevute da qualcuno.. Si parlava di una fonte antica e di una produzione di alabastro.. Forse in Val Chero, forse in Val Chiavenna..
E allora cerca! Appunti, antichi testi, e alla fine....
Direttamente dal "Vocabolario topografico dei ducati di Parma Piacenza e Guastalla" (1832-34) di Lorenzo Molossi:
Ma prima ancora Giuseppe Cortesi (*) nel 1819 in "Saggi geologici degli Stati di Parma e Piacenza" riportava:
E giusto in queste settimane, all'Ospitale Santo Spirito c'è una interessante mostra che ha come filo conduttore l'acqua! E nemmeno a dirlo, su uno di questi cartelloni ieri ci è capitato di trovare la stessa storia qui presentata!
Se avete occasione visitatela, ci sono ottimi cartelloni e spunti di riflessione! Previo chiamata all'Ufficio Turistico per sapere se e quando è aperta..
..continua!
________________________________________________
(*): cercando in rete "Giuseppe Cortesi" oltre ai Saggi geologici esce il sito del Museo Geologico a lui dedicato; purtroppo però nello stesso sito, e nemmeno su Wikipedia, si ha traccia della storia di questo importante uomo, Professore onorario di geologia, che scriveva e pubblicava con "l'alto patrocinio" di Maria Luigia!
Parrebbe doveroso ricostruire una biografia essenziale di Cortesi..
Se c'è qualche appassionato di storia locale possiamo collaborare!
Nessun commento:
Posta un commento