lunedì 28 febbraio 2011

Di chi è l’acqua e come si può attingerla? /1

Di seguito un riassunto della normativa sulle acque, grazie all'amico e collega Giovanni Martinelli. Viene riassunta un pò di storia, dai Savoia ad oggi, passando per alcuni punti cardine dettati al tempo del fascismo.

Iniziamo....


Nel 1865 il territorio Italiano viene suddiviso in Circoscrizioni del Genio Civile, coincidenti con le Province, Prefetture e Intendenze di Finanza secondo il modello istituzionale Francese. I fiumi sono pubblici, i canali sono di chi li ha costruiti, le acque sotterranee sono private.

Il Testo Unico n°215 del 1933 sulla Bonifica Integrale (link) induce forti azioni di bonifica igienica e idraulica con il recupero di vasti territori tramite canalizzazione delle acque stagnanti, forte potenziamento dell’irrigazione.

Il Testo Unico sulle Acque e sugli Impianti Elettrici (link), Regio Decreto n° 1775 dell’ 11 Dicembre 1933:
 Sono pubbliche tutte le acque sorgenti, fluenti e lacuali, anche se artificialmente estratte dal sottosuolo, sistemate o incrementate, le quali,considerate sia isolatamente per la loro portata o per l’ampiezza del relativo bacino imbrifero, sia in relazione al sistema idrografico al quale appartengono, abbiano o acquistino attitudine ad usi di pubblico generale interesse”.

Il senso della legge  del 1933 è recepito e confermato fino ai giorni nostri da:
  • Legge n°129 del 4 Febbraio 1963 (link)
  • L
    egge n°382 del 22 Luglio 1975 Le competenze passano alle Regioni (link)
  • L
    egge n°431 dell’8 Agosto 1985 (link)
  • L
    egge n°183 del 18 Maggio 1989 (link)
  • L
    egge n°275 del 12 Luglio 1993 (link)
..continua...

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